Il colore della bandiera italiana

In occasione della Festa della Repubblica oggi voglio parlarti del colore della bandiera italiana.
Di quale colore è la bandiera italiana?

La risposta che riceveremmo da chiunque sarebbe certamente: Verde, Bianco e Rosso.

Ma come designer sappiamo che la domanda non è così banale come potrebbe sembrare, perché la successiva domanda che ci porremmo sarebbe: di che tipo di verde, di banco o di rosso si tratta?

In questo caso ci vengono in soccorso i colori Pantone.

Cosa sono i Colori Pantone?

Si tratta di un sistema che prevede l’uso di codici utili ad identificare univocamente i colori e, dunque, rendere più semplici e sicuri i processi di stampa o in generale di riproduzione dei colori stessi.

I tradizionali sistemi di identificazione del colore utilizzati, ad esempio nella grafica, sono basati sulla combinazione di 3 o 4 colori.

I primi basati sui colori Rosso, Verde e Blu (RGB) sono utilizzati per la grafica web (i monitor infatti usano questi tre colori per creare tutti i colori mostrati a schermo), i secondi, sono usati in tipografia e si basano sulla combinazione di 4 colori: Ciano, Magenta, Giallo e Nero (CMYK), ovvero la quadricromia.

Tuttavia c’è un problema.

I due formati di codifica del colore presentano una serie di reciproche incompatibilità.

Ad esempio un colore, un elaborato grafico, realizzato in RGB nel momento in cui verrà convertito per la stampa in quadricromia (CMYK) potrà subire delle variazioni a causa della conversione dei colori.

Questo non possiamo permetterlo.

Il Pantone è nostro amico.

Il catalogo dei colori Pantone è stato creato negli anni 50 dall’omonima azienda americana, specializzata proprio nell’elaborazione e definizione delle tinte.

Da allora, ogni anno, Pantone aggiunge sempre nuove tinte alla gamma dei colori codificati.

Oggi Pantone rappresenta uno degli standard di riferimento per l’identificazione del colore, arrivando ad avere un catalogo di più di 1900 referenze di colore tra cui scegliere.

Come funziona il sistema Pantone?

Il sistema è tanto geniale quanto semplice (come molte delle idee geniali!).

Ogni colore è rappresentato da una serie di codici.

Prendiamo come esempio il primo colore che vedi in alto in questa foto, vediamo quali informazioni troviamo:

  1. Il codice univoco Pantone del colore (Ad esempio 1895 U)
  2. I valori RGB utili per la grafica web (Ad esempio R 255 G 180 B 215)
  3. Il valore dei codici esadecimali Ascii (Ad esempio HTML FFB4D7)
  4. Il valore equivalente in CMYK più simile (Ad esempio C 0 M 35 Y 0 K 0)
  5. Spesso ai colori viene assegnato un nome

Quali sono dunque i vantaggi?

È certo che a questo punto il vantaggio è immediatamente percepibile.

In fase di progettazione il designer utilizzerà le specifiche tinte per definire i colori del proprio elaborato.

Così facendo avrà la garanzia di ottenere una perfetta corrispondenza tra il colore scelto e il colore ottenuto, ad esempio, in fase di stampa, annullando o riducendo di fatto il rischio di brutte sorprese.

Attenzione: non sempre possiamo usare i colori Pantone.

Le tinte pantone sono dette “tinte piatte”, dunque si tratta di colori privi di sfumature.

Ne consegue che se il nostro progetto prevede delle sfumature, di fatto non avrebbe senso ipotizzare l’uso dei colori Pantone, preferendo l’uso di sistemi tradizionali di definizione del colore, ad esempio la quadricromia.

Torniamo alla bandiera italiana

Di che colore è dunque la bandiera italiana secondo lo standard Pantone?

VERDE: Pantone 17-6153TCX [Fern Green]
BIANCO: Pantone 11-0601TCX [Bright White]
ROSSO: Pantone 18-1662TCX [Flame Scarlet]

Questi sono i codici di riferimento cui dovrà attingere chi volesse stampare in tessuto una bandiera.

Va detto tuttavia che per chiunque altro volesse realizzare un progetto grafico per la stampa tipografica o per il web, questi codici risultano piuttosto aleatori.

In questo caso sarà necessario provvedere ad una conversione ad hoc per scopo o progetto che si ha in mente.

Esistono diversi metodi e procedure per arrivare all’obiettivo.
Ma questo lo tratteremo in un articolo futuro.

Per il momento buona Festa della Repubblica e buon Tricolore!

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