PALINDROMI E AMBIGRAMMI

La data di questo martedì (22/02/2022) ha la caratteristica di conservare il suo significato qualunque sia la direzione della lettura. Puoi leggerla anche capovolta, se è scritta correttamente.

Il palindromo ha origini antichissime. Ideato nel III° secolo d.C. ad Alessandria d’Egitto. La parola “palindromo” deriva dal greco antico palindromos (che corre all’indietro) e significa letteralmente “percorribile in entrambi i versi”. Palindroma è la sequenza che, letta in un verso e nel verso contrario, mantiene lo stesso significato. Si tratta quindi di parole o frasi che si possono leggere da sinistra a destra oppure da destra a sinistra (es. “I topi non avevano nipoti” o “ai lati d’Italia”).

Un ambigramma, dal latino “ambo”, entrambi, e il greco “gramma”, scrittura, è un disegno di parole che, se visto da un’angolazione diversa, è ancora comprensibile come la stessa parola o come una nuova parola.

Il primo ambigramma fatto ad arte fu creato da Peter Newell; noto per essere l’illustratore di famosi libri per l’infanzia come quelli di Mark Twain e Lewis Caroll, nel 1893 egli pubblicò anche un suo libro illustrato a cui diede il titolo Topsys & Turvys; questo libro è pieno di figure a doppia lettura: quando si capovolge il libro, le figure prendono un’altra forma e rappresentano cose totalmente diverse rispetto a quando il libro è tenuto diritto. Nell’ultima pagina appare un’illustrazione con la scritta “Puzzle”; capovolgendola, si legge la parola “The End”.

Ce ne sono di diverse tipologie:

A simmetria centrale (o rotazionali) – simmetrici rispetto al loro centro, perciò risultano leggibili anche capovolti. A simmetria orizzontale (o a lago) – simmetrici rispetto ad un asse orizzontale e quindi leggibili anche se riflessi, ipoteticamente, nell’acqua.

A simmetria verticale (o specchio) – simmetrici rispetto ad un asse verticale, e perciò leggibili anche se specchiati; rendono molto bene nelle scritte su porte di vetro, perché possono essere letti sia da dentro che da fuori.

Figura-sfondo – si verificano quando in cui gli spazi tra un carattere e l’altro possono essere letti a loro volta come caratteri, e quindi formare un’altra parola.

A catena – la parola viene ripetuta senza soluzione di continuità; a seconda del punto da cui si parte a leggere, si possono ottenere parole diverse. Spesso la catena è presentata sotto forma di cerchio.

Spinonimo – è un ambigramma in cui le lettere sono create con lo stesso glifo; il logo della Sun Microsystem ne è un esempio, perché le lettere “s”, “u” e “n” sono realizzate con lo stesso carattere ruotato.

Percettivo (o oscillante) – i caratteri hanno una forma ambigua e possono essere interpretati in due modi, dando come risultato due diverse parole.

Simbiotogramma – si chiama così qualsiasi ambigramma che dà luogo a due parole diverse.

Bilingue – si verifica quando l’ambigramma dà origine a due parole di lingua diversa.

 

 

Uno dei più famosi ambigrammisti è John Langdon, tipografo, grafico e artista che si è formato come autodidatta e ha conquistato la fama presso il grande pubblico grazie al romanzo Angeli e Demoni di Dan Brown, in cui sono inseriti degli ambigrammi disegnati da lui; Dan Brown ha deciso di chiamare Langdon il protagonista del romanzo proprio in suo omaggio.

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